Giovanni Puca, detto Gianni, nasce a Casoria il 25 luglio del 1973, laureatosi in Giurisprudenza, presso l’Università di Napoli Federico II, esercita la professione di avvocato civilista, specializzato involontariamente in separazioni e divorzi.
E’ un personaggio della sua fantasia.
Non si ricorda se sè uscito fuori da un suo romanzo, da una sua commedia teatrale, da una sua canzone o da un suo quadro, l’unica certezza che ha è che lui non è mai esistito per davvero.
Ricorda, però, che chi gli ha disegnato i suoi primi anni li ha ambientati in una città grigia dove tutto è grigio, dalle facce delle persone alle case, dagli alberi agli uccelli.
Tutto inutilmente grigio. Tranne dentro di se. Ma il grigio è un colore provvisorio. E infatti il blu, il rosso e il giallo un giorno gli sono esplosi dentro come una gioia infinita e hanno deciso di uscire fuori a colorare il mondo.
E così gli alberi hanno iniziato a ballare il tango, rinoceronti si sono affacciati dai sipari dietro i quali erano stati chiusi, gli struzzi hanno cominciato a volare, tonni hanno messo remi alle loro scatolette, le sirene hanno iniziato a pescare stelle, la Luna è diventata una palla e si è ritrovata a giocare in un biliardo, rette parallele si sono incontrate con l’infinito cui anelavano.
Il fatto che lui non esista, tuttavia, non gli impedisce di fare tutto ciò che la sua immaginazione decide di fare.
Attualmente, dimora nel Palazzo dei Sogni. Un Palazzo con tanti ingressi, ma con una sola chiave: l’Amore.
Giovanni Puca, detto Gianni, nasce a Casoria il 25 luglio del 1973, laureatosi in Giurisprudenza, presso l’Università di Napoli Federico II, esercita la professione di avvocato civilista, specializzato involontariamente in separazioni e divorzi.
Ha trascorso anni a studiare quale fosse l’origine di tutte le cose, poi ho capito che l’acqua e il fuoco sono stati l’origine di una delle cose più importanti, il caffè, ma l’origine di tutte le cose è l’Amore.
Nei suoi primi dipinti, vele innamorate si rincorrevano controvento, sfidando le leggi del mare, amori impossibili correvano contromano. Lo sa che l’angoscia esistenziale è stato il motore di molti pittori passati alla storia, così come non ignora che molti dei dipinti più celebri raffigurino natura morta.
Purtroppo, non ha vissuto drammi che lo possano aiutare in tal senso, la sua vita è stata da sempre costellata di Gioie, vive nella Bellezza e di Bellezza e soprattutto alla ricerca continua della Bellezza, in particolare quella nascosta nelle piccole cose.
Non si considera un pittore, probabilmente non lo sarà mai, perché cerca di imparare le regole di quest’Arte straordinaria solo per trasgredirle meglio. Forse più che dipingere, scrive storie su tela. In ogni dipinto racconta un’emozione, un sogno.
Se riuscirà a trasmettere la Gioia che ha dentro anche ad una sola persona che ne ha bisogno, vuol dire che la passione e il tempo che investo avrà avuto un Senso.
Gianni Puca non è mai esistito nella realtà, è solo l’omonimo dell’acronimo di un anonimo che sta per Gioioso Imbrattista Astrattico Naiffico Narratore Immaginifico Pancromatico Utopioso Caosmico Azzurrodentrico
